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Nona assemblea elettiva ADVM a Magenta

9a assemblea elettiva ADVM


Domenica 16 aprile presso la Parrocchia di San Martino a Magenta in via Roma 39, si è svolta l’Assemblea per il rinnovo del consiglio
direttivo.

Nell’arco del triennio che ora si conclude ci siamo prefissi in modo speciale la formazione della nostra base associativa ed in particolare degli operatori di una pastorale della vita e, a sintesi di questo lavoro svolto, vi propongo un tratto dell’introduzione agli atti “Nel Concepito il volto di Gesù contributo allo statuto teologico dell’embrione umano che abbiamo pubblicato presso l’editrice Editoriale Romani di Roma proprio a metà percorso di questo triennio.

Nel percorso culturale volto a promuovere la piena definizione dello Statuto
dell’embrione umano c’è una data che segna un prima e un dopo: è il 20 set-
tembre 2013, quando papa Francesco, ricevendo i membri della Federazione
internazionale delle Associazioni dei medici cattolici, con le seguenti parole ferma
lo sguardo sul volto di Gesù nel concepito: «Ogni bambino non nato, ma condan-
nato ingiustamente ad essere abortito, ha il volto di Gesù Cristo, ha il volto del Si-
gnore, che prima ancora di nascere, e poi appena nato ha sperimentato il rifiuto
del mondo». Da quel momento l’approccio allo Statuto dell’embrione umano su-
pera il “cantiere” della difesa attraverso le competenze umanistiche, giuridiche e
scientifiche e apre al “cantiere” della contemplazione teologica. In che cosa con-
siste la novità? La ricerca umana indaga con l’ausilio della ragione e delle specifiche
competenze scientifiche; la teologia, invece, contempla la medesima realtà alla
luce della Rivelazione, traendo una visione nuova sulla persona umana nel mondo:
siamo creati a immagine di Gesù, il Figlio eterno del Padre, e siamo dunque in vita
per diventare figli nel Figlio. È questo il glorioso destino di ogni creatura umana.

L’Associazione Difendere la vita con Maria si richiama ai valori dell’en-
ciclica Evangelium vitae, promulgata da san Giovanni Paolo II il 25
marzo 1995. È un’associazione di volontari sorta per promuovere
la cultura della vita, i diritti del concepito e l’atto di pietà del seppel-
limento dei bambini non nati, racchiuso nel grande appello di san Gio-
vanni Paolo II per una nuova cultura della vita e per una preghiera che
attraversi il mondo intero. Avviata in occasione del convegno internazionale The
Guadalupean appeal che si svolse a Città del Messico nel 1999, in collaborazione con
la Santa Sede, dedicato allo statuto e alla dignità dell’embrione umano. Alla Vergine,
che a Guadalupe apparve gravida nel 1531 a san Juan Diego, san Giovanni Paolo II
aveva affidato la causa della vita di ogni tempo, dal suo sorgere al suo naturale tra-
monto. Nel 2015, 20° anniversario dell’Evangelium vitae, è stato inaugurato il numero
verde nazionale 800 969 878 di Fede e Terapia. Il progetto si propone di offrire l’ac-
compagnamento globale delle persone e delle famiglie nell’elaborazione del lutto
prenatale. Il numero verde è attivo tutti i giorni con 35 volontari del primo ascolto
formati dall’équipe di Fede e Terapia e si avvale d’una rete sviluppata coi Consul-
tori familiari d’ispirazione cristiana, psicologi, psicoterapeuti, ginecologi e sacerdoti.

Venerdì 10 febbraio 2023 con il convegno di Milano “VITA NASCENTE MEDICINA PERINATALE” si è inaugurato il nuovo percorso dedicato alla cura e all’accoglienza del concepito paziente dedicato al bambino malato nel grembo materno. Dedicato altresì alla mamma, al papà e alla famiglia che si trovano di fronte a una malattia prenatale perché possano accogliere ed amare la vita custodendo con amore la propria creatura con tutte le cure possibili e reggere nella prova senza venir meno alla propria coscienza, senza recare danno al proprio bambino.

Questo progetto si concretizza attraverso un osservatorio internazionale sulla Vita nascente e la medicina perinatale (OIVM) “Santa Gianna Beretta Molla” che troverà sede a Ponte Nuovo di Magenta dove è vissuta Santa Gianna con la sua famiglia.


PROGRAMMA DELL’ASSEMBLEA ELETTIVA

DOMENICA 16 APRILE 2023

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Alle ore 6 in prima convocazione.

alle ore 15 a Ponte Nuovo di Magenta nella Chiesa Madonna del buon consiglio, sede giubilare nell’anno centenario della nascita di Santa Gianna, Adorazione Eucaristica e preghiera della Divina Misericordia con l’indulgenza plenaria concessa in questo anno dal Santo Padre.

Ore 16 trasferimento alla parrocchia di Magenta accanto alla Basilica di San Martino e coffe break: Assemblea triennale elettiva in seconda convocazione alle ore 16,30, conclusione entro le ore 18.

ORDINE DEL GIORNO:

  • Nomina del Presidente e Segretario dell’assemblea
  • Relazione annuale del Presidente, don Maurizio Gagliardini
  • Approvazione del Bilancio Consuntivo per l’anno 2022
  • Approvazione del Preventivo di Bilancio 2023
  • Elezione cariche sociali per il nuovo triennio del Consiglio Direttivo
  • Risultati elezioni
  • Varie ed eventuali
  • Il Socio impossibilitato ad intervenire all’Assemblea potrà farsi rappresentare, con delega scritta, da un altro Socio (Dallo Statuto, art. 6/C).

Sarà il momento importante per il rinnovo delle cariche istituzionali del Consiglio Direttivo al servizio dell’intera Associazione, ma anche un momento prezioso per raccogliere in sintesi il cammino fatto e delineare quello prossimo futuro.

Questo invito è caldamente rivolto a ciascun associato che potrà portare la propria testimonianza di amore all’Associazione e alla causa della vita.

L’Assemblea si contestualizzerà nell’anno centenario della nascita di Santa Gianna Beretta Molla.

don Maurizio Gagliardini

Relazione del presidente don Maurizio Gagliardini

Cari amici,

mentre penso a questa nostra nona assemblea triennale elettiva e alle otto precedenti, l’immagine che mi si affaccia spontaneamente è quella della STAFFETTA che per quanto diversa dal nostro contesto e dal nostro intento, tuttavia ne esprime bene l’animo, la modalità e l’obiettivo:

l’animo che senza paura di spendersi mette in gioco tutte le risorse spirituali, psicologiche e fisiche;

la modalità che esprime la fiducia nella lealtà di chi precede e di chi segue;

l’obiettivo racchiuso nel testimone che, passando dall’allegoria alla nostra nona assemblea è IL VANGELO DELLA VITA NASCENTE.

Un’assemblea elettiva prende, infatti, il testimone dell’assemblea elettiva precedente e inaugura il triennio successivo.

L’ottava assemblea elettiva, che di fatto oggi si chiude, ci consegna 24 anni di cammino e inaugura con lo scorrere del nostro 25° anno associativo il triennio che ci sta davanti fino al 2026 con al centro il primo anno santo giubilare dall’incarnazione di nostro Signore Gesù Cristo del Terzo Millennio.

Annoto ora, a margine e in sintesi, i 24 anni trascorsi a partire dal 1998: l’assemblea costituente il 29 settembre, subito seguita dal Congresso Internazionale a Città del Messico presso il Santuario di Guadalupe per rispondere all’appello di San Giovanni Paolo II in Evangelium Vitae con il solenne atto di consacrazione a Maria, aurora della nuova umanità. Congresso presieduto da sua eminenza il cardinale Norberto Rivera Carrera (Primate di Città del Messico) il 30 ottobre 1999 nella Basilica dove è custodita la Venerata Immagine della Vergine alla presenza di una folla di circa duemila persone convenute da diverse parti del mondo e in particolare dall’Italia, con le seguenti parole:

O Maria,

Aurora della nuova umanità cui è affidata la causa della vita, noi ci rivolgiamo a Te portando le aspirazioni e le attese di ogni uomo e della Chiesa intera, popolo della vita. Ti salutiamo Madre del vero Dio per cui tutto vive, Madre di Gesù e Madre nostra, donna vestita di sole, segno di consolazione e di sicura speranza. Come il discepolo prediletto ai piedi della croce anche noi, oggi, Ti accogliamo e Ti diciamo: “Tu sei la nostra Madre”. Con questo Atto di Consacrazione rinnoviamo le promesse del nostro battesimo e l’impegno a percorrere la strada della santità, come Te, con Te e con il Tuo aiuto. Pronunciamo ora il nostro sì a Dio accogliendo il Suo progetto e la Sua volontà.

Siamo consapevoli che la vita è costantemente al centro di una grande lotta. Il maligno, omicida fin dall’inizio, attenta continuamente alla vita dell’uomo e dell’umanità.

A Te, è affidato il compito di difenderci dal dragone infernale fino al giorno in cui il Frutto Benedetto del Tuo seno riporterà la vittoria definitiva.

Accogli, dunque, o Maria, la nostra consacrazione, il nostro amore e il nostro impegno perché con Te possiamo efficacemente lavorare nella promozione e nella difesa della vita. Amen

(LEV Atti The Guadalupan Appeal).

Questo atto di consacrazione era particolarmente mosso dall’intento di portare all’evidenza l’ecatombe di bimbi non nati sia per cause naturali sia per interruzione volontaria della gravidanza (introdotta nell’ordinamento legislativo da oltre un secolo, 18 novembre 1920 nell’Unione Sovietica e successivamente quasi in tutti i Paesi) e non sepolti.

Questa solenne preghiera attingeva la sua forza dal Magistero di San Giovanni Paolo II in Evangelium Vitae e particolarmente dall’Istruzione Donum Vitae (1,4) della Congregazione per la dottrina della fede: “I cadaveri di embrione e feti umani volontariamente abortiti o non devono essere rispettati come le spoglie degli altri esseri umani”.

Accanto al Magistero, l’esemplare normativa italiana con il Dpr 285 del 10/9/1990 che affida ai genitori o a chi per essi il gesto della sepoltura dei cosiddetti prodotti del concepimento.

L’evento di Guadalupe è stato presieduto dalla Santa Sede con la presenza personale del Cardinale Alfonso Lopez Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio della Famiglia in collaborazione con l’Accademia Pontificia per la Vita, con la presenza personale del vescovo Presidente mons. Elio Sgreccia e numerosi rappresentanti da quattro continenti e da molte aggregazioni internazionali pro-vita.

Riassunto dall’appello di Guadalupe pronunciato in Basilica dal Cardinale Trujillo:

“Un impegno molto importante deve sorgere in questi giorni nei movimenti apostolici qui rappresentati e nelle diverse Nazioni. Tutti dobbiamo impegnarci a tale scopo, dobbiamo cominciare ad esigere questi diritti, queste possibilità e creare nei cimiteri quegli spazi di terra in cui si esercita l’attesa della risurrezione, luoghi adeguati per il pietoso seppellimento dei bambini non nati. Questa attività ha senza dubbio una forza molto grande”.

E dall’appello da Guadalupe scritto e pronunciato dal compianto onorevole Carlo Casini: Maria precede il Popolo della Vita

“Convenuti da molte nazioni a Guadalupe, dinanzi alla Madre di Dio, che ha volu­to manifestarsi come donna incinta, abbiamo chiesto a Lei aiuto per contemplare con lo sguardo della mente e del cuore ogni figlio nella fase più giovane della sua esistenza e per dare un contributo a quella «mobilitazione generale in vista di una nuova cultura della vita» che il Santo Padre dichiara ‘urgente’.

Lo sguardo della mente riconosce nell’embrione umano uno di noi, un essere umano personale, la cui differenza dai già nati consiste nell’essere il più bambino fra i bambini e il più povero fra i poveri.

Abbiamo collocato un tale atto di riconoscimento nel contesto del secolo che muore e nel terzo millennio che nasce. Nonostante la tragedia della guerra condot­ta in tutto il mondo contro la vita nascente, l’affermazione del diritto alla vita di ogni concepito ci è apparsa l’ultimo traguardo inevitabile di una storia che faticosamen­te ha costruito il principio di uguaglianza e con esso ha posto le premesse per libe­rare ogni categoria di esseri umani (schiavi, minoranze etniche, razziali e sociali, donne). Ora questo cammino è giunto all’ultima tappa di fronte alla categoria dei bambini non ancora nati. Affermarne e rispettarne la uguale dignità significa rinno­vare l’intera società, consolidando e rendendo pienamente veri i concetti stessi di giustizia e diritto, democrazia e libertà, solidarietà e pace.

Nonostante ogni contraria apparenza, segnali di questo cammino non mancano. Tale è la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, le cui parole iniziali assicura­no che «il fondamento della libertà, della giustizia e della pace consiste nel riconosci­mento della dignità di ogni essere appartenente alla famiglia umana e dei suoi ugua­li ed inalienabili diritti». Di tale affermazione è concreta applicazione l’articolo 4 della Convenzione Panamericana di San José di Costa Rica che garantisce il diritto alla vita fin dal concepimento. Dall’America Latina deve dunque partire un forte appello per la vita di tutti i piccoli del mondo, in primo luogo gli embrioni umani, non solo in nome della fede, così teneramente sollecitata dalla Vergine di Guadalupe, ma anche in nome della ragione solennemente consacrata in atti di diritto internazionale.

Lo sguardo del cuore non si arrende di fronte alla dolorosa situazione presente, ma sospinge all’azione: tenace, paziente, alimentata dall’amore; un’azione che non si dirige contro le donne, ma che, anzi, si mette al loro fianco; un’azione che non si limita alle parole, pur necessarie, ma diviene concreta solidarietà e condivisione; un’azione che si sospinge in ogni direzione: educativa, assistenziale, culturale, legi­slativa, politica; un’azione che è coerente con la dignità umana dell’embrione in ogni aspetto e che perciò non solo cerca di garantirgli la vita, ma ne onora le spoglie anche dopo la morte. In tal senso l’impegno unitario e coordinato dalla comunità cri­stiana costituisce un segno profetico per l’intera società.

Nel porre ai piedi della Vergine di Guadalupe, la cui gravidanza ricorda la deci­siva importanza del suo ‘sì’ alla vita, questi propositi e questi appelli, lo sguardo del cuore invoca in primo luogo, la forza, il coraggio, la generosità, del ‘genio femmini­le’. Le donne devono assumere la testa della generale mobilitazione per una nuova cultura della vita. Ad esse, dunque, ci rivolgiamo in modo particolare. Giustamente esse, proprio nel secolo che si chiude, hanno camminato per liberarsi da situazioni di minorità e persino di servitù e oppressione. Giustamente esse chiedono ugua­glianza e diritti: il fenomeno della liberazione femminile è grandioso, ma esso non può compiersi calpestando i figli e macchiando la strada di sangue. Ad esse chie­diamo di camminare in prima fila verso orizzonti di più completa giustizia, ma non da sole: tenendosi per mano tutti i piccoli della terra a cominciare dai figli. È urgen­te un nuovo femminismo che, a partire dalla difesa del diritto dei concepiti, rinnovi l’intera società.

Ci rivolgiamo a tutte le donne, credenti e non credenti. Siamo certi che la Vergi­ne di Guadalupe rivolge uno sguardo particolarmente tenero anche alle donne che hanno volontariamente abortito. Ella promette loro nuova giovinezza e inedita gioia se si riconciliano con Dio e con il loro bambino che vive nell’Amore. Ella dice che l’impegno per la vita non può fare a meno neppure di loro. In compagnia di tutte le donne Ella vuole camminare alla testa del ‘popolo della vita’.

La nascita.

Nell’arco del primo triennio 1998-2001 l’ADVM, con sede a Busto Arsizio, ha visto un forte incremento associativo e ha sottoscritto le prime convenzioni con la Sanità e i Servizi Cimiteriali comunali in Lombardia. Ha inoltre avviato contatti con numerose Regioni e Città, soprattutto in alta Italia ma anche al Centro e Sud d’Italia, con la definizione delle Commissioni Locali (CL) e una intensa rete di contatti con i responsabili locali per una presenza significativa e armoniosa con gli organismi pastorali locali: Diocesi, vicariati- decanati, parrocchie con l’intento di rispondere cl duplice appello di San Giovanni Paolo II in EV: “Urgono una generale mobilitazione delle coscienze e un comune sforzo etico a favore della vita a partire dalle comunità cristiane e una grande preghiera per la vita che traversi il mondo intero” ( EV,95-100).

A ravvivare questo appello ci ha guidato la Lettere Apostolica “Novo Millennio Ineunte” del 2001:

“Tra i compiti che si impongono apertamente all’impegno socio-politico dei cristiani, c’è in primo piano quello di promuovere e difendere la vita con tutte le implicazioni che questo compito comporta. […] Un impegno speciale deve riguardare alcuni aspetti della radicalità evangelica che sono spesso meno compresi, fino a rendere impopolare l’intervento della Chiesa, ma che non possono per questo essere meno presenti nell’agenda ecclesiale della carità. Mi riferisco al dovere di impegnarsi per il rispetto della vita di ciascun essere umano dal concepimento fino al suo naturale tramonto. Allo stesso modo, il servizio all’uomo ci impone di gridare, opportunamente e inopportunamente che quanti si avvalgono delle nuove potenzialità della scienza, specie sul terreno delle biotecnologie, non possono mai disattendere le esigenze fondamentali dell’etica, appellandosi magari ad una discutibile solidarietà, che finisce per discriminare tra vita e viola in spregio di ogni dignità proprio dell’essere umana. Per l’efficacia della testimonianza cristiana, specie in questi ambiti delicati e controversi, è importante fare un grande sforzo per spiegare adeguatamente i motivi della posizione della Chiesa, sottolineando soprattutto che non si tratta di imporre ai non credenti una prospettiva di fede, ma di interpretare e difendere i valori radicati nella natura stessa dell’essere umano. La carità si farà allora necessariamente servizio alla cultura, alla politica, all’economia, alla famiglia, perché dappertutto vengano rispettati i principi fondamentali dai quali dipende il destino dell’essere umano e il futuro della civiltà”.

L’ADVM animata dall’intimo fervore di queste parole del Papa San Giovanni Paolo II al termine del grande Giubileo del 2000 a sostegno del cammino spirituale ed operativo dei propri associati, in collaborazione con l’ufficio Nazionale CEI della Pastorale della Famiglia, ha arricchito la formazione dei propri associati con l’edizione di Gesti e Parole del popolo della vita spunti di riflessione per un progetto pastorale (ed. Cantagalli gennaio 2002).

Secondo triennio 2001-2004: La preghiera Universale per la Vita dalla Santa Casa di Loreto.

Si era in quel tempo certi che il grande appello di Giovanni Paolo II per una preghiera per la vita che attraversasse il mondo interno avesse raggiunto i cuori ma ci si rendeva pure conto che mancasse una risposta unitaria all’accorato appello. Così, nel 2002, l’ADVM ha promosso un Convegno a Loreto dal titolo “Dalla Santa Casa di Loreto la preghiera universale per la vita” con l’invito di Sua Ecc.za Reverendissima mons. Angelo Comastri, Arcivescovo di Loreto e Delegato Pontificio della Santa Casa. Il Convegno è avvenuto dal 20 al 23 di novembre del 2003. Il 24 marzo 2004 a Roma in P.zza San Pietro con la numerosa presenza dei nostri associati è stata consegnata al Santo Padre la preghiera per l’invio degli apostoli della Preghiera Universale per la Vita, composta appositamente da mons. Comastri e il giorno successivo, 25 marzo, a Loreto l’inaugurazione e l’invio degli apostoli con la presenza del Presidente del Pontificio Consiglio della famiglia, cardinale Alfons Lopez Truijlo. L’invito ad aderire alla Preghiera Universale per la Vita è stato predisposto in dodici lingue ed ha ottenuto adesioni da 4 Continenti con l’iscrizione di 18.000 aderenti. La PUV continua tuttora con gli incontri mensili organizzati dalle CL ADVM e animati da un sussidio predisposto di mese in mese. L’Inizio della PUV, il Convegno relativo e l’inaugurazione con l’udienza del Santo Padre a Roma e l’inaugurazione a Loreto sono raccolti nel volume “Preghiera Universale per la Vita” ed. LEV.

Terzo triennio 2004-2007: Referendum sulla Legge 40/2004.

Nell’anno 2004 la società italiana si è trovata a discutere sul referendum per la legge 40 che dava al concepito la qualifica di soggetto di diritto, insieme alla madre al padre e al medico. L’Ass.ne si è radunata con un Comitato Scientifico-Giuridico e teologico e ha sviluppato la dichiarazione: “Veramente un figlio. La vita: bene inviolabile”. Gli interventi dei membri del Comitato Scientifico sono stati raccolti in un volume edito da Cantagalli di Siena con l’introduzione di Sau Ecc.za mons. Dante Lanfranconi, allora Presidente dell’Ufficio Famiglia CEI, e del saluto di mons. Angelo Comastri.

Quarto Triennio 2007-2010. Le convenzioni con Sanità e Comuni.

In questo triennio si è intensificata la rete associativa e si sono posti le basi delle convenzioni circa l’onore e la pietà dei resti dei bambini non nati, soprattutto in Piemonte, in Lombardia, in Trentino Alto Adige, in Liguria, in Umbria, in Basilicata, in Puglia e in Sicilia. Convenzioni tutt’oggi operative. Il 2008 si è festeggiato il primo decennio dell’ADVM e nel volume “Amare la Vita” edito dalla Casa editrice Ares è custodito l’entusiasmo di un cammino che ha tutt’oggi un percorso urgente da compiere.

Quinto triennio 2010-2013: I bambini non nati nel Convegno internazionale.

Nel 2011 il convegno internazionale “Bambini non nati. L’onore e la pietà” nei giorni 25-27 marzo promosso da ADVM, la Fondazione Ut Vitam Habeant e l’Ass.ne Donum Vitae presso l’Ateneo Pontifico “Regina Apostolorum” di Roma. In collaborazione con i Pontifici Consigli della pastorale della Salute e della Famiglia, con altre istituzioni nazionali e internazionali. Il Convegno è stato raccolto nel volume degli atti “Un gesto d’amore, bambini non nati, l’onore e la pietà” ed. Cantagalli Maggio 2012. Volume presentato alla Sala Stampa Vaticana. Il dibattito che allora si è avviato ancora offre nuove strade per affrontare il tema della dignità e dell’intangibilità della vita umana. L’onore e la pietà verso tutti i bambini non nati costituiscono un piccolo gesto, forse il più semplice nell’opera della promozione della vita umana, ma si tratta di un atto certamente imprescindibile. Un atto basilare d’amore e di pietà umana che sta alle fondamenta di quella civiltà della vita e dell’amore auspicata da San Giovanni Paolo II”.

Sesto Triennio 2013-2016: Statuto teologico dell’embrione umano.

Papa Francesco, il 20 settembre 2013, in occasione proprio all’inizio del suo pontificato parlando ai medici ha coniato un nuovo concetto illuminante ed efficace:

“Nel concepito il volto di Gesù”

Intuizione profonda che ha sospinto il pensiero a sviluppare i contenuti teologici dell’embrione umano (Editrice Romani maggio 2021).

Nello stesso triennio, nel 2015, è iniziato il progetto “Fede e terapia – ferite dell’anima genitori in cerca di guarigione”, anno del giubileo di papa Francesco dedicato alla Divina Misericordia. Qui si è inaugurato il numero verde nazionale

800 969 878

che ha fatto emergere il fiume carsico di dolore che segna la vita di mamme, di papà e familiari nella mancata genitorialità. Fede e terapia è un progetto che scaturisce dall’ascolto di donne e uomini che, dal momento del concepimento, sanno di essere mamme e papà anche quando il loro bambino è stato con loro solo per poco tempo. Si chiedono: dov’è ora il mio bambino?” Lo cercano…gli parlano… Il Giubileo della Misericordia invita ad asciugare le lacrime e a guarire le ferite: il “tempo opportuno” della guarigione è adesso ed è sempre a portata di mano. Il manuale per i contenuti e la preparazione degli operatori è edito da Ed. Cantagalli di Siena febbraio 2016.   

Settimo Triennio 2016-2019: Commissioni Locali (CL) e Coordinamento regionale.

In questo tempo si è anche avviata una interazione preziosa con i Consultori familiari di ispirazione cristiana delle varie regioni italiane.

Ottavo Triennio 2019-2022: VITA NASCENTE – Pastorale dell’accoglienza e della cura.

Nell’arco del triennio l’Associazione ha aperto un nuovo “cantiere” di attività in collaborazione con l’Ufficio di Pastorale della Salute della Conferenza Episcopale Italiana e in collaborazione con l’istituto di Scienze Religiose ISSR di Novara circa la formazione degli operatori della Pastorale a livello Nazionale. Questa ha portato al primo corso pilota con prestigiosi relatori fra i mesi di febbraio e giugno 2022 e adesioni da diverse Regioni Italiane. Il corso si è concluso con la consegna degli attestati a Roma presso la Pontificia Accademia Mariana di via Merulana con un evento culturale e pastorale che ha portato all’evidenza le finalità principali della nostra attività.

Si è anche avviato nel 2022 il progetto celebrato a Milano con il Congresso Internazionale “Medicina perinatale – il concepito paziente” svolto con grande consenso lo scorso 10 febbraio 2023 in occasione del centenario della nascita di Santa Gianna Beretta Molla.

Nono Triennio 2022-2025: 25° ADVM – ANNO SANTO.

Un tempo speciale di ringraziamento al Signore per la chiamata a promuovere il vangelo della vita e a tutti coloro che con la loro personale adesione hanno reso possibile il cammino dell’Associazione difendere la vita con Maria. Saranno sviluppate nuove proposte sia a carattere locale, nazionale e internazionale. Siamo in attesa di una data nell’arco di questo autunno 2023 per un’udienza di Papa Francesco a Roma.

Il prossimo anno 2024 segnerà il 25° del solenne atto di consacrazione a Santa Maria di Guadalupe compiuto il 30 ottobre 1999 nella basilica della Vergine Morenita.

Nello stesso anno, nel mese di gennaio, a Guadalupe si replicherà il convegno internazionale, svolto quest’anno a Milano, dedicato alla vita nascente e alla medicina perinatale.

2025: ANNO SANTO GIUBILARE DELL’INCARNAZIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO